I misteri di Obanos e la leggenda di Santa Felicia di Aquitania

È una delle storie/leggende più belle ma tragiche del cammino. Siamo nel XIV secolo e una principessa che faceva il cammino di Santiago, Felicia di Aquitania, convertita dall’esperienza del cammino, all’amore verso il prossimo e alla povertà, decise di non fare più ritorno alla corte del padre. Divise i suoi averi con i poveri, si dedicò alla preghiera e iniziò ad occuparsi degli infermi. Allora il padre mandò il fratello, il duca Guglielmo a riprenderla. Davanti al suo rifiuto di tornare a casa, Guglielmo la uccise proprio nella piccola cappella che Felicia stessa, aveva fatto costruire per pregare e accogliere i poveri e gli ammalati. Pentito amaramente del gesto fatto, Guglielmo andò a Roma e confessò al papa il peccato commesso. Come penitenza il pontefice lo obbligò ad andare in pellegrinaggio fino a Santiago di Compostela.

Al ritorno da Santiago, giunto a Obanos avvertì la stessa chiamata della sorella e decise quindi di fermarsi e non tornare più a casa. Piangendo per il suo peccato, continuò fino alla morte l’opera da lei intrapresa, aiutando i poveri e gli infermi. Divenne San Guglielmo. Una stele all’eremo di Arnotegui ricorda il fatto. Ogni anno, il 25 luglio festa di San Giacomo, nella piazza di Obanos viene fatta una rappresentazione che ricorda questa tragica e particolare storia.