Marcelino

L’incontro con Marcellino

Tra i tanti personaggi conosciuti sul percorso, sono particolarmente legato all’incontro con El Veterano Peregrino Marcelino Lobato.
Lo abbiamo incontrato durante il cammino, il 24 luglio 2014 in piazza Obradoiro a Santiago di Compostela.dell’
Poi lo abbiamo rivisto nella Cattedrale il giorno dopo durante la messa solenne di venerdì 25 luglio, giorno di San Giacomo, Patrono della Spagna. Così ho avuto modo di scambiare alcune parole con lui. Mi ha raccontato di come è diventato un pellegrino veterano dell’Ordine Xacobeo e di come affronta il Cammino di Santiago e della potenza della preghiera.
E’ un personaggio che chi ha fatto il Cammino lo avrà incontrato sicuramente perché per lui, il cammino è la sua casa.
La Ermita del Peregrino Pasante Marcelino Lobato Castrillo la si incontra sul Cammino sul monte Cantabria poco prima dell’arrivo a Logroño.
Due frasi mi hanno accompagnato lungo il mio cammino a Santiago di Compostela “Lo Straordinario risiede nel Cammino delle persone comuni”, pensiero letto qualche mese prima di partire nel celebre libro di Pauolo Coelho, comprato a 3 euro al Mercatino di Montesilvano di Pescara ed un’altra “nessuna terra è lontana…”..Parlare del cammino vuol dire raccontare di un viaggio alla ricerca di se stessi ma dove si scoprono gli altri. Ripensando al viaggio la sensazione da “pellegrino” che ha percorso il cammino di Santiago è quella di chi non può fare a meno di raccontarlo, per esprimere la ricchezza dell’esperienza vissuta ed il valore del significato del cammino.
Marcelino mi ha richiamato alla mente una preghiera che durante il mio cammino, in segreto mi ha aiutato tantissimo. L’origine della preghiera, rispolverata tra vecchi libri di scuola. Alcuni la fanno risalire a San Francesco d’Assisi. Subito, ricordo, sembravano parole vuote, inascoltate. Ma poi via via che rimanevo fedele nella loro lettura, hanno guidato la mia crescita spirituale. Come un regalo prezioso ve la voglio svelare nella speranza che anche voi possiate ricevere i doni chiesti nella preghiera stessa.
Signore,
nel silenzio di questo giorno che nasce,
io ti chiedo la pace, la saggezza, la forza:
voglio guardare oggi il mondo con occhi pieni di amore;
essere paziente, comprensivo, dolce e saggio;
vedere al di là delle apparenze;
i tuoi figli come tu stesso li vedi
e vedere così solo il bene di ognuno.
Chiudi le mie orecchie alle calunnie,
frena la mia lingua alle maldicenze,
che solo pensieri benedicenti dimorino nel mio spirito;
che io sia così amorevole e gioioso
che tutte le persone che mi incontrano
sentano la tua presenza:
di coprirmi delle tue bellezze,
oh Signore,
e che in questo giorno io ti riveli.