Estella, I pastori e La Vergine con il bimbo che cambiò di posizione

Dal mio “Diario del Cammino 2015“.

Giunti a metà strada tra Pamplona e Logroño, in una zona di contatto tra la Montagna e La Ribera, si incontra Estella, città monumentale sorta lungo il Cammino di Santiago.
Già nel Quattrocento era nota come “Estella la bella” e continua a fare onore a questa denominazione: troviamo infatti una città romanica che conserva palazzi, case signorili, chiese, conventi, ponti e magnifici edifici, grazie ai quali ha meritato il soprannome di “Toledo del nord”.
La città conta 13.000 abitanti e il pellegrino rimane sorpreso della sua dinamica attività commerciale e il mercato del giovedì, il gusto per la musica e il teatro, e una gastronomia estremamente curata.
Passeggiando per le strade del centro incrociamo altri pellegrini e visitatori che come noi vogliono conoscere le vecchie vie un tempo abitate dai franchi e dagli ebrei e ci rendiamo conto che è tutt’ora attuale la frase scritta da Aymeric Picaud nell’ XI secolo: “Estella è una città dal buon pane, eccellente vino, molta carne, pesce e ogni tipo di felicità”.

Ma ora scopriamo insieme uno scorcio di storia e leggende ad essa legate:

Estella e I pastori

Alle falde del monte Puy i pastori della zona, usavano spesso riunirsi con le loro greggi. Un giorno videro sulla cima del monte cadere molte stelle. Si diressero in quel luogo e trovarono una caverna con dentro un’immagine della Vergine Maria. Molto sorpresi e increduli, avvisarono dell’accaduto le autorità della parrocchia. Il prete ed una comitiva salirono alla caverna e quando videro la statua, cercarono di rimuoverla, ma non ci riuscirono. Una forza misteriosa la teneva inchiodata, bloccata e non si riusciva a smuoverla neanche di un centimetro. La Vergine non voleva essere portata via. Così sul posto elevarono un santuario. Era l’anno 1085 e in Navarra regnava il re Sancho Ramirez che decise di fondare nel medesimo luogo una città: Estella (stella, Astro). Oggi l’immagine della madonna è conservata all’interno Basilica de Nuestra Señora del Puy. La chiesa odierna in stile barocco e posta sullo stesso luogo del santuario originale, venne completata nel 1951 sulla pianta di una costruzione del 1929. Il 24 di maggio Estella-Lizarra festeggia la Vergine del Puy. Alla fine di luglio, tutta la città si addobba a dovere per la Settimana Medievale, mentre il venerdì precedente alla prima domenica di agosto iniziano le feste patronali che durano sette giorni. La seconda quindicina di settembre è in programma la Settimana della Musica Antica e verso il 30 dello stesso mese si svolge la fiera del bestiame di Sant’Andrea.

Estella e La Vergine con il bimbo che cambiò di posizione

Nella lunetta sopra la porta d’entrata della chiesa di Nuestra Señora de Rocamador all’uscita di Estella, si può vedere una statua di Nostra Signora la Regina, la quale, contro ogni tradizione, tiene il bambino che dorme sul braccio destro anziché su quello sinistro.

Racconta la leggenda che un pellegrino fu accusato della morte di un uomo avvenuta durante i festeggiamenti per Santiago. Anche senza alcuna prova, il pellegrino fu egualmente condannato a morte, nonostante proclamasse la sua innocenza. Quando si trattò di eseguire la sentenza, il pellegrino, da sopra al patibolo in cui si trovava, chiese la parola e dichiarò come testimonianza della sua innocenza, che in quel momento il bimbo che la vergine de Rocamador cullava in braccio, avrebbe cambiato posizione, passando dal braccio sinistro a quello destro. I presenti andarono a verificare e dovettero confermare il prodigio. Il pellegrino fu così liberato e potè continuare il suo cammino verso Santiago.