Monumento al pellegrino

Da Pamplona a Puente la Reina, verso la metà del percorso di ventiquattro chilometri, il sentiero, fino a quel punto prevalentemente pianeggiante, si inerpica facendo risalire i pellegrini a un luogo tra i più significativi del Cammino, l’Alto del Perdono. Il monte, oltre alla bellezza solitamente insita in queste terre, ha la peculiarità di essere insistentemente ventoso. Lassù sorge il monumento al Pellegrino: una sequenza di sagome metalliche che rappresentano e glorificano i pellegrini di tutti i tempi. È una processione di figure di uomini, donne, giovani, cavalli, asini, cani, vettovaglie, quasi un popolo. Dall’insieme traspaiono umiltà e determinazione per il raggiungimento di una meta ambita.

Il monumento è posto saldamente sul crinale, contro l’orizzonte e le intemperie, (Donde se cruza el camino del viento con el de las estrellas) dove si incrocia il cammino del vento con quello delle stelle. Il luogo e la visione sono talmente suggestivi da far ignorare, almeno per un momento, le troppe pale eoliche che nei pressi trivellano il panorama. Su questo monte è nata anche una leggenda. Si racconta che un pellegrino, molto affaticato ed assetato, in questo tratto di cammino fu tentato dal diavolo che gli offrì acqua ristoratrice da bere, in cambio del rinnegamento della fede. Il pellegrino rifiutò una prima volta, poi una seconda, e infine una terza le reiterate proposte del demonio. Allora apparve San Giacomo, che rivelò al pellegrino una fonte nascosta e gli porse acqua da bere con la sua conchiglia. In prossimità dell’Alto del Perdono si trova effettivamente un’antica fonte che, ancora oggi, talvolta fa sgorgare acqua, la Fuente de la Reníega (Fonte del Rinnegamento).